IL FIUME

 

Sono il fiume… puoi nuotare
scivolando tra le dune
danzo attorno alle colline
rendo quel che avrò

Il deserto si dilata
tra i miei sogni e le paure
le mie sponde come ali
sopra le città

Placo sete, dono limo
sono vena di pianura
accarezzo i prati e il grano
da un’eternità

Scendo e mastico veleno
Rame nichel piombo e cromo
certe volte non respiro
forse pioverà

E in fondo ho un’anima
mille storie e verità
tormenti e lacrime
tutte le felicità
Raccolgo i limiti
i peccati e l’umiltà
ricordi e musiche
entusiasmi e infedeltà

Certe volte sono in piena
e trascino il mondo intero
spazzo via tutto il dolore
poi do’ serenità

Ho i segreti della notte
sono quiete accesa e amore
muovo adagio verso il mare
che mi accoglierà

Regalo l’anima
le mie storie e verità
a chi m’illumina
con la sua felicità
E sciolgo i limiti
di chi spera un altro po’
S’accende e naviga
nei suoi giorni come può

Quando arrivo giù a Gorino
dopo fabbriche e i fienili
oltre gli argini assolati
e vigne di Pinot

So già l’arte le parole
so di gioie e so d’amore
di ferite e di splendori
so d’umanità

Io sono l’anima
della terra… io sono via
di vita e uomini
della buona volontà
ma cerco un limite
un rispetto che non ho
tra questi argini
chissà domani se sarò…

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